Domenica 23 marzo la cooperativa vitivinicola Terre dei Santi, aderente a Confcooperative Piemonte Sud, accoglierà soci, clienti e appassionati per la tradizionale Festa di Primavera, quest’anno alla sua XIII edizione. Con un programma ricco e variegato, questo evento è un momento di ritrovo e di svago per adulti, famiglie e bambini, per i quali sono previste diverse attività nella natura.
Meno affollata e più raccolta rispetto alla grande Festa della Vendemmia che si tiene a inizio autunno, questa giornata rappresenta il secondo momento di incontro dell’anno. Se a settembre si celebra l’inizio della raccolta, la Festa di Primavera diventa un’occasione per raccontare il frutto del lavoro svolto e l’arrivo delle nuove annate: saranno infatti disponibili i primi vini imbottigliati dalla vendemmia 2024, pronti a raccontare l’evoluzione della produzione della cantina.
La festa, che coinvolge circa 200 persone tra soci, clienti affezionati e visitatori anche da fuori regione, riflette lo spirito della cooperazione. Perché, come sottolinea il Direttore Paolo Aiassa, “essere cooperativa significa guardare oltre se stessi e il proprio orticello, aprendosi alla comunità e al territorio. Per noi ogni occasione è buona per collaborare con le altre realtà locali e creare rete con le persone, aiutandoci e supportandoci a vicenda, in vero spirito agricolo e cooperativo. Le persone di Castelnuovo sentono molto la nostra presenza, non solo come clienti, ma anche come abitanti del paese: abbiamo sempre cercato di essere un luogo di ritrovo e un punto di riferimento storico per chi vive in queste colline. Quello dell’apertura alla comunità è un valore che ci guida fin dalla nostra costituzione e che continua a fare parte del nostro modo di vivere e di lavorare”.
Da sempre Terre dei Santi guarda oltre il proprio vigneto, collaborando con ristoratori, associazioni e professionisti anche di altri settori per valorizzare il territorio. Tra i progetti più recenti spicca infatti l’inaugurazione nel 2024 del murales artistico di oltre 230 mq che avvolge la torre più alta della Cantina.
La cooperativa, che conta oggi oltre 140 soci provenienti da tre diversi areali attorno ai comuni di Castelnuovo don Bosco, Chieri e San Damiano, nacque nel 1953 a Castelnuovo come “Cantina del Freisa” dalla volontà di 26 agricoltori, che crearono una delle prime cooperative vitivinicole del Monferrato. Nel 1988 l’obbligo di conferimento totale delle uve segnò una svolta, facendo crescere le responsabilità dei soci e della Cantina stessa. L’apertura al territorio fu evidente nel 2004, con l’unione alla Cantina del Barbera di San Damiano d’Asti, da cui nacque Terre dei Santi, il cui nome deriva appunto dall’unione dell’areale nativo di quattro Santi sociali dell’Ottocento: Don Giovanni Bosco, fondatore dei Salesiani, Giuseppe Allamano, fondatore dei Missionari e Missionarie della Consolata, Giuseppe Cafasso, noto come il “prete della forca”, e Domenico Savio.
E così, con oltre settant’anni di storia alle spalle e diverse generazioni che si sono succedute, Terre dei Santi rappresenta un presidio per il territorio in cui opera. Non solo luogo di produzione, lavoro e valorizzazione del patrimonio agricolo, ma anche punto di incontro per le persone che abitano quelle colline, che negli anni sono riuscite a mantenere la propria autenticità grazie a un turismo più lento e circoscritto. Una lentezza che sarà l’atmosfera della Festa di Primavera e che guarda con convinzione ai valori più profondi della cooperazione